COVID-19: identificato il potenziale di miglioramento delle abilità di volo e delle conoscenze dei piloti

Le restrizioni imposte dalla pandemia di COVID-19 hanno avuto ripercussioni anche sull’aviazione non commerciale. Malgrado il numero di formazioni dei piloti sia rimasto alto nel 2020, sono state registrate meno attività di volo nell’aviazione leggera. In proporzione sono rimasti invece numerosi gli inconvenienti e gli incidenti nell’aviazione generale.

Ecco una breve sintesi degli eventi recenti: negli ultimi sei mesi, in tre casi i piloti hanno dimenticato di estrarre il carrello in fase di atterraggio, in un altro caso un pilota è atterrato sull’acqua invece che sulla pista e in un altro caso ancora il pilota era talmente oberato da rischiare un «in-flight loss of control» durante la fase di avvicinamento.

I ripetuti inconvenienti degli ultimi 12 mesi sono probabilmente dovuti al fatto che tra metà marzo e metà maggio 2020 i velivoli dell’aviazione leggera sono rimasti praticamente a terra. Nei successivi mesi estivi si è invece registrata una vera e propria «smania di volare». Dopo diversi colloqui e accertamenti intercorsi tra le divisioni della sicurezza dell’UFAC e dell’AESA, abbiamo ritenuto opportuno avvertire la comunità dei piloti in merito a questa marcata evoluzione negativa.

A nostro modo di vedere, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, i piloti hanno perso la pratica di volo, non avendo potuto effettuare un numero sufficiente di voli e addestramenti. Sono quindi venute a crearsi lacune nelle abilità di volo e nelle conoscenze, che potrebbero costituire un problema significativo o addirittura un rischio per i piloti.

Riteniamo importante che le cosiddette «aviation skills» siano portate nuovamente a un buon livello in tutto il settore con provvedimenti efficaci. A questo scopo facciamo appello a tutti gli attori, come ad esempio i piloti, gli istruttori di volo, le scuole, i club di volo e le associazioni, affinché diano il loro contributo a una maggiore sicurezza aerea e attuino i necessari provvedimenti nei loro rispettivi ambiti.

Piloti:
> Verifica con spirito critico e rinfresca le tue conoscenze teoriche:

  • ripassa i manuali (AFM) ed esercita le procedure a mente o in cabina a terra;
  • assicurati di conoscere le specifiche e i sistemi tecnici del tuo velivolo;
  • prepara un piano da seguire e prevedi anche un piano B.

> Stima le tue abilità di volo in modo realistico, consolidale e se necessario ampliale con l’aiuto di un istruttore di volo:

  • esercita le tue «flying skills»;
  • fatti affiancare da un istruttore di volo, se non voli da tanto tempo oppure se hai volato poco negli ultimi tempi;
  • familiarizzati con il tuo aerodromo e con gli spazi aerei.

Scuole e club di volo:
> Verificate le offerte di corsi di perfezionamento e di addestramento:

  • offrite corsi interessanti come i “theoretical knowledge refresher” e addestramenti sulla sicurezza;
  • motivate i vostri clienti ad effettuare un volo di verifica;
  • verificate la possibilità di beneficiare dei contributi per l’offerta di corsi di perfezionamento e di ampliamento non obbligatori. Richiesta di aiuto finanziario (art. 87b Cost.)

Associazioni:
Organizzate l’offerta di corsi di perfezionamento e promuovete costantemente i relativi temi in materia di sicurezza:
nella vostra organizzazione, affrontate il problema del peggioramento delle abilità di volo e delle conoscenze a seguito della mancanza di pratica e di formazione dovuta alla pandemia.


Condividi